mercoledì 20 novembre 2013

Trovare la strada - Fiabe e Miti per riflettere sulle tracce - Le tre piume - Terza puntata

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“Il padre acconsentì; scesero ancora una volta in giardino e il re gettò al vento le tre piume dicendo: "Seguitele. Io lascerò la corona a quello di voi tre che mi porterà l'anello più bello." Le piume dei due fratelli maggiori volarono, una verso oriente, l'altra verso occidente e quella di Sempliciotto si posò sull'erba, come la prima volta. "Non troverà gioielli in terra!" risero i due giovani. "Nessuna paura, dunque. Basterà un anello di ottone per vincere la gara." Si allontanarono appena, acquistarono per pochi soldi un anello di similoro e tornarono indietro. Sempliciotto sollevò la botola e scese la scaletta. Giunto davanti alla regina delle rane, la salutò rispettosamente e raccontò i casi suoi, come la prima volta. La rana cantò la solita canzoncina e la ranocchia sparì per ritornare poco dopo con una scatola d'oro. Da quella la regina tolse un anello di brillanti che sfavillava come una stella. Felice, il giovane risali, e presentato l'anello a suo padre, vinse facilmente la prova, mentre i due fratelli stringevano i pugni per la collera.”

Sembra che sia necessario sbagliare molte volte per comprendere davvero ed avere verso se stessi una grande dose di amorevole pazienza, ma ancora di più osservare attentamente il proprio funzionamento mentale. Appena perdiamo l’allineamento e la presenza i vecchi modelli prendono facilmente potere sulle nostre azioni, e ancora e ancora ci ritroviamo a commettere gli stessi errori, come se l’esperienza non si fosse sedimentata dentro di noi.
Così i fratelli ancora ridono di Sempliciotto e ritengono di non doversi impegnare per sé, così invece di intraprendere la ricerca del proprio anello, simbolo della piena realizzazione, di autorevolezza e connessione con la ciclicità dell’esistenza, di stabilità ed onore, l’anello che deve consacrare chi è degno di divenire re. Acquistano un falso anello, il primo che capita, visto che Sempliciotto non troverà di meglio in mezzo all’erba.
Ma il nostro eroe ha considerazione per ciò che abita nel profondo ed è lì che spiega ciò di cui ha bisogno, è lì che riceve l’investitura di re, grazie ad un anello che brilla come una stella, che collega cielo e terra, e di nuovo vince la prova. 

"La corona spetta a Sempliciotto" proclamò ancora il re. E ancora i fratelli protestarono: "Ripetiamo la prova." "Va bene" disse il re. "Salirà al trono colui che mi porterà la sposa più bella." 
Alla fine è necessario incontrare l’elemento femminile, integrarlo e amarlo dentro di sé e all’interno del regno. Il rinnovamento profondo non può avvenire altrimenti, né a livello individuale , né a livello sociale, il Re deve essere in grado di incontrare l’energia femminile, riconoscere la sua bellezza e darle un posto d’onore al suo fianco.

“Furono lanciate le piume, e per la terza volta quella di Sempliciotto si posò sull'erba. I due fratelli si allontanarono ridendo, chiesero in moglie le prime contadinotte che incontrarono e tornarono indietro. Sempliciotto scese la scaletta sotterranea, ma era molto scoraggiato. Pensava che questa volta la regina delle rane quasi certamente non avrebbe potuto aiutarlo. Ma la regina non si sgomentò udendo la domanda: dalla scatola d'oro tolse una carota fatta come una carrozzina e strascinata da sei topini; prese la ranocchietta damigella e la mise nella carrozza. Poi agitò lo scettro: subito la carrozza divenne un cocchio d'oro, i topini si trasformarono in sei magnifici cavalli bianchi e la ranocchietta diventò la più bella fanciulla che si potesse immaginare. Quando arrivarono a palazzo e il re vide la fanciulla esclamò: "Il trono spetta a Sempliciotto”
Sempliciotto si scoraggia, come potrà nelle gallerie della terra trovare la bellezza e incontrare la sua sposa, come potranno la rana regina e le sue figlie aiutarlo, ciò che abita nel profondo come potrà salire sul trono con lui.
E la regina mostra come questo incantesimo utilizzi e trasformi completamente elementi che nell’oscurità vivono e crescono, la carota trasformata in carrozza, i topini che divengono cavalli e una delle sue ranocchiette figlie che diviene una splendida sposa. In questo modo si può manifestare l’unione tra le ricchezze e i tesori dell’inconscio e la vita cosciente e ordinaria, ciò che è apparentemente di poco valore o addirittura fastidioso, quando viene avvicinato, quando diviene un alleato ci permette di superare le prove più difficili, di tornare interi, di manifestare tutto il nostro potenziale evolutivo.

" I due fratelli allora tentarono un ultimo espediente. Appesero al soffitto un cerchio e dissero: "Sarà regina la fanciulla che riuscirà a saltarlo."
Ma la sposa di Sempliciotto, che era stata una ranocchia, balzò attraverso il cerchio come se volasse, mentre le altre due spose caddero a terra come sacchi di patate. Sempliciotto divenne re e regnò saggiamente per tutta la vita.”

Ma ancora un passaggio è necessario, non solo risalire dal profondo ma essere in grado di manifestare la leggerezza che sfida la forza di gravità, alzarsi e fare centro come volando, essere radicati nella terra ma capaci di tendere al cielo, al contrario della pesantezza sgraziata che ancora alla materia, essere abitanti di due mondi, avere alleati nei diversi reami, per poter governare saggiamente la nostra vita.

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