sabato 16 novembre 2013

Trovare la strada - Fiabe e Miti per riflettere sulle tracce - Le tre piume

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Seconda puntata
“Giunse così a una porta, bussò e udì una voce che cantava:
"Verde, verde ranocchia gamba secca piccolina,
presto va a guardare chi qui dentro vuole entrare".
La porta si aprì; Sempliciotto entrò e vide una grande sala dove sedeva una ranocchia vestita da regina, che portava una corona d'oro. Intorno a lei stavano molte ranocchiette giovani.
"Benvenuto" disse cortesemente la ranocchia. "Che cosa vuoi?" Stupito ed imbarazzato, Sempliciotto raccontò le sue vicende e la rana, quando seppe che il giovane cercava il tappeto più bello del mondo, incominciò a cantare:
"Verde verde ranocchina gamba secca piccolina,
porta presto qui da me la gran scatola da re"
Subito una ranocchietta uscì dalla sala e ritornò poco dopo con una scatola d'oro tempestata di gemme. La regina l'aperse e ne tolse un tappeto meraviglioso, intessuto di fili di tutti i colori. Sempliciotto lo prese, ringraziò calorosamente e risalì; rimessa la botola al suo posto, entrò nella reggia.”

Ecco che incontriamo uno strano interlocutore, una Rana Regina, creatura capace di vivere in due mondi, punto di collegamento tra acqua e terra, esperta quindi di trasformazione, esperta di transizione tra un ciclo e l’altro, in più circondata da giovani figlie, capace quindi di generare e portare verde vitalità al mondo. È questa inaspettata alleata che conserva “la gran scatola da re”, è custode di ciò che è essenziale per decidere le sorti del regno.  Lei può donare all’eroe il tappeto più bello del mondo, un nuovo territorio dove posare i piedi, una nuova tessitura per la sua vita, fatta di tutti i colori. Il tappeto simbolo perfetto della vita umana e del suo disegno-destino realizzato, che è stato nascosto nel profondo e che viene riportato in superficie  come nei sogni, come nelle visioni, stupito e imbarazzato il nostro eroe trova ciò che cercava dove non si aspetta di trovare nulla.

“Anche i due fratelli erano di ritorno. Essi avevano pensato: "Abbiamo già vinto la prova, perché Sempliciotto non troverà tappeti in mezzo all'erba! Basterà che noi prendiamo uno straccio qualsiasi e il regno sarà nostro". Perciò si accontentarono di rubare due scialli che videro stesi al sole davanti alla capanna di un pecoraio e tornarono indietro subito. Ma quando Sempliciotto si inginocchiò davanti al padre e gli presentò lo stupendo tappeto, diventarono verdi per la rabbia.
"Come avrà potuto fare?" si domandavano l'un l'altro increduli e invidiosi. "Ma dove sarà mai andato a trovare una meraviglia simile?" Appena lo vide, il re rimase stupefatto e sentenziò: "Il regno tocca di diritto al più giovane di voi." Allora i due fratelli maggiori incominciarono a protestare: "La prova non vale perché noi non l'avevamo presa sul serio. Vogliamo ritentarla."

Il fallimento della mente ordinaria deriva dalla rigidità delle sue conclusioni, non ci può essere nulla di importante dove non mi aspetto che ci sia, nulla di bello e prezioso semplicemente nel luogo dove il destino mi ha condotto. 
Inoltre la mente Egoica funziona nel confronto con l’altro da sé, è realizzata se l’altro è perdente, si accontenta quando è circondata da talenti o fortune minori, o apparentemente minori, come in questo caso, non tollera di essere sminuita ed è offesa dal valore o dalla fortuna altrui. 
Non può perdere e se accade è perché non ha preso sul serio la competizione. 
La gelosia e la rabbia sono il suo tratto distintivo, ed è importante riconoscere quando prende il sopravvento, poiché la guida della mente egoica non può portarci a realizzare chi siamo realmente, ma solo a competere con il resto del mondo, e il prezzo che paghiamo per questo è stupidamente alto.

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